Rabarbaro di Londra

il

Giovedì, 8 marzo 2012

ore 12,00

Londra e il rabarbaro? Una coppia insolita!

Forse non può essere considerato un souvenir tradizionale alla stregua della shopper con la foto della regina Elisabetta in occasione del Giubileo (comprata!!! ultra trash! LOL), ma da Londra ho portato in valigia anche un mazzo (?) di rabarbaro!! Al Borough Market, il gesto di metterlo nel cestino (nonostante il prezzo da gioielleria 0_o) è stato pressoché automatico. Me lo sono portato dietro per tutta la città, il giorno dell’acquisto, perfino nei grandi magazzini e al ristorante (gulp), con una semi-spavalda nonchalance sostenuta dalla felicità di aver trovato – finalmente – uno dei miei ingredienti preferiti.

Ma..un momento! Prima della ricetta (che mi sa vi darò domani!) voglio raccontarvi quello che più mi è piaciuto di Londra :)

London multicolor

Londra città “grigia”? Noooo! Passeggiando per le strade di Notting Hill, Chinatown e Bayswater ho realizzato che il colore, anzi i colori sono un elemento tipico londinese, tanto quanto il fish & chips! Dal rosa al rosso, dal giallo al celeste, passando per allegri murales, c’è una Londra multicolor e multiculturale.

Londra e la primavera

Baciati da un inatteso tiepido sole, gli alberi londinesi sono fioriti. Un anticipo di primavera fatto di rosa pastello e bianco crema, in mezzo a rami scuri e petali delicati che scivolano leggeri sui marciapiedi. E poi isole verdi tra i muri azzurri della città, un incanto.

Le vetrine

Le vetrine dei negozi londinesi sono spesso bellissime. Anche le grandi catene low cost come Zara o H&M curano molto la presentazione dei loro capi. Le più belle però sono, per me, quelle di Selfridges affidate a vari artisti contemporanei. Ogni vetrina (o forse sarebbe meglio dire installazione artistica!) sviluppa un tema legato alla moda, in modo assolutamente non convenzionale. Da ammirare! Ne ho fotografate un paio..

Londra 4 foodies

Che Londra sia diventata una tappa per gourmet non sta a me sottolinearlo. Le proproste sono tantissime e per tutte le tasche. Cibo da strada, ristoranti stellati, cucine etniche e via dicendo, una Londra golosa è alla portata di tutti. Ecco le mie preferenze.

Hummingbird Bakery: dopo averne assaporato il libro, pagina dopo pagina, la tappa alla Hummingbird Bakery era di quelle in cima alla lista. Le aspettative sono state soddisfatte! Dolcezze angloamericane in porzioni da saziare anche una fame atavica, sormontate da 5 centimetri di glasse e frosting vari! Dopo aver vagliato 3 tipi di cupcakes, posso dire che gli impasti sono davvero buoni e soffici, ma le glasse, seppur non eccessivamente dolci, rimangono comunque un extra-dolce-burroso-cremoso a cui noi italiani non siamo abituati ;) Il locale di Portobello Road (Notting Hill) è delizioso, flash fucsia, profumi di zucchero nell’aria, ripiani traboccanti di tortine e alzatine con mega torte, e qualche sgabello per sedersi.. giusto il tempo di un caffè (italiano, peraltro!).

torta o cupcake?

vetrine “stellate”!

red velvet

cioccolato

Poco londinese, ma molto divertente è il Bubble tea, il tè mescolato con latte e perle di tapioca creato negli anni Ottanta nelle sale da tè di Taichung, Taiwan. Oggi è diventato una bibita cult per i più curiosi. Il caso ha voluto che capitassi dalle parti di Soho dove Bubbleology è un mini shop molto bubble. Servito caldo o con ghiaccio, il bubble tea si sorbisce con una cannuccia molto larga che fa passare velocemente anche le perle di tapioca.. attenzione quindi a non ingoiarle! LOL

La cucina etnica a Londra la fa da padrone. A me è piaciuto il Cantina Laredo, ristorante messicano in cui è possibile ordinare il guacamole preparato direttamente al tavolo… (ho un debole per il guacamole! ;)

Nessun viaggio foodie a Londra può dirsi completo senza un tuffo in uno dei mercati ortofrutticoli cittadini. Io ho scelto il Borough Market – che mi ricorda un pò la Boqueria di Barcellona – animatissimo spazio gourmet, soprattutto all’ora di pranzo quando tutti si mettono in fila per un panino da mangiare in piedi o seduti nel vicino parco. Al suo interno tanti stand che vendono frutta e verdure, carni, vini.. e poi una moltitudine di chioschetti che offrono cibi cotti sul momento: i panini farciti con carne grigliata e salsicce, i curry, le zuppe calde, le pasties (calzoni di sfoglia ripieni di carne e verdure) e le pies (mini torte salate), le scotch eggs (polpette con un uovo intero dentro, impanate e fritte), pane fresco e english muffins preparati con lievito madre (vi consiglio quelli di The Flour Staion), prodotti bio (ho comprato della granola buonissima!), spremute e succhi di frutta, torte, tortine e così via…

pie con pollo e verdure e mooolto pepe!

pentoloni & curry

biscottini-gufo

la polpettona-uovo

il panino con la pancetta croccante e la salsa di mele

il pane senza glutine, nel vaso :)

il succo di mela e cranberry

tutti in fila

pausa pranzo all’aperto

i maghi dei panini

dal pescivendolo

il macellaio

panini alla francese con carne di anatra

tutti i colori delle carote

zucca.. italiana!

il mitico rabarbaro!

uova di..anatra

Altro mercato molto carino è quello che si tiene al Covent Garden tutti i giovedì. Tra le specialità british (o così mi pare!) da assaggiare: l’hamburger con lo stilcheton, uno stilton a base di latte non pastorizzato, promosso a pieni voti dal marito.

E per finire, una mini selezione di cose che, per un motivo o per l’altro, mi sono sembrate un pò trash ma in senso decisamente spiritoso!!!!!

il calamaro fosforescente 0_o a Chinatown

il poster romantico tutto cuoricini (qualcuno sa il cinese???)

le zeppe con attaccati i fiori finti..

la shopper per fare la spesa come… una regina!

Vi segnalo, per concludere, la libreria con mini bristrot Books for Cooks con una curata selezione di libri di cucina in inglese; lo shop bio dell’azienda agricola, del Gloucestershire, Daylesford dove trovare prodotti biologici, lievito, pane fresco e alcuni utensili da cucina molto carini; il Maze Grill di Gordon Ramsay per bistecche d’autore; e il ristorante Fairuz in cui gustare un’ottima cucina libanese dal tocco casalingo :) Per i souvenir tè-matici (!) lo storico Fortnum & Mason mi è piaciuto molto, le scatole di tè sono belle e adoro il loro super classico colore celeste. Infine, per un tuffo nei disegni tipici inglesi (leggasi country style) ho comprato alcune cose simpatiche dalla designer inglese Cath Kidston.

Indirizzi

Hummingbird Bakery | 133 Portobello Road | Notting Hill | cupcakes e torte american style.

Bubbleology | 49 Rupert St | Soho | bubble tea con perle di tapioca.

Cantina Laredo | 10 Upper St Martin’s Lane | St Martin’s Courtyard | cucina messicana, da provare: fajitas e guacamole fatto sul momento.

Fairuz | 3 Blandford Street, Marylebone | cucina libanese, da provare: baba ganoush (crema di melanzane affumicate), riso con mandorle e agnello, tabouleh ultra rinfrescante.

Maze Grill | 10-13 Grosvenor Square | bistecche d’autore, selezionate in base alla frollatura della carne, servizio attentissimo e veloce.

Borough Market | 8 Southwark Street | uno dei mercati ortofrutticoli e non solo più forniti di Londra.

Covent Garden Market | Floral Street | specialità inglesi.

Books for Cooks | 4 Blenheim Crescent, Notting Hill | una bellissima selezione di libri di cucina e un piccolo bistrot.

Daylesford Organic | Farmshop & café | Westbourne Grove, Notting Hill | un negozio-caffè molto curato, con prodotti bio e pane fresco.

Fortnum and Mason | 181 Piccadilly | tè selezionati in scatole molto belle | prezzi alti (sarà perché rifornisce la casa reale.. ;)))

Cath Kidston | vari shop sparsi per la città tra cui uno a Notting Hill e un corner dentro Selfridges | oggetti, borse e tessuti in stile country british.

17 commenti Aggiungi il tuo

  1. Ady ha detto:

    Ma che meraviglia!
    Io lo sapevo il cinese, ora miseramente dimenticato ;(
    I calamari fluorescenti :/ Le zeppe con i fiori :/ La assoluta varietà di cibo ;)
    Tutto assolutamente da vedere prima però tocca a Parigi che aspetta da una vita ;))

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    1. Alessandra ha detto:

      @Ady sapevi il cinese??? wow!!! a me piacerebbe studiare il giapponese :)
      Londra merita una visita, ma sono d’accordo con te: prima assolutamente Parigi!!!!

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  2. Lys ha detto:

    Che sfiziiiiiio, mi sono molto divertita a leggere il tutto!! Bello, davvero…e soprattutto ma quanto te la sei spassata??!!Brava, ogni tanto ci vuole proprio un giretto fuori dal Bel Paese…Grazie tantissimo, un abbraccio Lys =)

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    1. Alessandra ha detto:

      @Lys nonostante il mal di gola e la voce che se ne è andata, ho girato stoicamente per tutta Londra per una settimana!!!! ;)
      quindi di tempo per dare un’occhiata in giro ne ho avuto tanto e ammetto di essermi divertita molto :D

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  3. Communeating ha detto:

    Ciao! Ti abbiamo selezionato per il Versatile Blogger Award
    http://www.communeating.com/2461/versatile-blogger.html

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  4. Herbi ha detto:

    voglio assolutamente visitare Londra! un giorno o l’altro ci andrò, soprattutto dopo questo tuo reportage meraviglioso… ma le carote vengono 2.50 sterline al kg??? O_O
    bella la shopper, sarà kitsch, trash o tutto quello che vuoi, ma anche io l’avrei pres :D

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    1. Alessandra ha detto:

      @Herbi sì, sì! i prezzi sono alti dappertutto e lo shopping a Londra – per noi del mondo euro – non è affatto conveniente =_=
      è vero alla shopper non si resiste (ed è l’unica cosa che costa poco!!! LOL)

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  5. Stefania O ha detto:

    Bellissimo post, bellissime foto, ma sono rimasta affascinata dal pane senza glutine nel vasetto… per ovvi motivi ;)

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    1. Alessandra ha detto:

      @Stefania O grazie!! :)
      Sarebbe bello avere anche qui da noi tutti i prodotti freschi (e buonissimi!!!) senza glutine disponibili a Londra…
      :)

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  6. Ady ha detto:

    Ale ho studiato Lingue e letterature orientali, cinese e giapponese,all’Istituto Universitario Orientale di Napoli, poi un esame di filologia cinese (studio dei testi antichi di confucio) fatto tre volte per un errore di pronuncia (qui si potrebbe scrivere un enciclopedia) ha spezzato l’incantesimo e a 8 esami dalla laurea e tanti altre vicessitudini che non sto qui ad elencare, ho mollato.
    No Nessun rimpianto la vita mi ha saputa ripagare con gli interessi ;)))
    Ormai sono pasati così tanti anni, una ventina che ricordo solo come si dice come ti chiami? o giù di lì! ;DD

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    1. Alessandra ha detto:

      @Ady direi che hai fatto la scelta giusta!!!! :) e che il tuo lavoro di adesso è molto più appassionante della lettura di un testo di Confucio (non me ne voglia la buonanima :D LOL
      Io in cinese so solo dire ciao!!! ah e conosco l’ideogramma di “uscita” (exit) che mi è stato provvidenziale allo zoo di Pechino :D

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  7. pips ha detto:

    prima Venezia, adesso Londra… la prossima volta chiamami! Che meraviglia, comunque *__* Le alzatine di vetro sono insuperabili, e questi scatti vissuti mi piacciono molto :) Per non parlare di quel rabarbaro! Quei gambi così rosini sono davvero chic :P

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    1. Alessandra ha detto:

      @pips :)))) al prossimo giro ti chiamo!!! la Hummingbird bakery è davvero moooolto graziosa! i particolari sono belli e curati
      Il rabarbaro era anche buono, tenero e per nulla fibroso, acido al punto giusto :)

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  8. Reb ha detto:

    Quel piattino, quel piattino…andava ripetendo una prop addicted con occhi spiritati :))))))

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    1. Alessandra ha detto:

      @Reb :DD il piattino arriva da Londra

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  9. FrancescaV ha detto:

    molto bello viaggiare per londra con le tue foto e i tuoi consigli! La polpettona uova l’ho mangiata qui a Mumbai, sarà mica importata dall’India pure quella? Salvo tutti gli indirizzi per un futuro giro londinese, grazie!

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    1. Alessandra ha detto:

      @FrancescaV grazie!!! :) ma davvero la polpettona c’è anche in India? In effetti visto il passato coloniale inglese dell’India non mi meraviglia.. però in Inghilterra la chiamano alla “scozzese”, chissà, sicuramente uno scambio c’è stato.. da ovest a est o viceversa!

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